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È sempre stata una delle destinazioni dei sogni, una meta non troppo distante ma comunque ambita per me e quando mi è arrivata la mail d’invito dal Ministero del turismo di Israele non ci ho pensato due volte: ho risposto subito sì. Il 7 Marzo, giorno della partenza del viaggio per Tel Aviv coincideva con gli ultimi due giorni di Identità Golose e Identità di pasta. Così ho dovuto posticipare il viaggio nella tarda serata di mercoledì 9 Marzo, partenza da Malpensa con un aereo della compagnia israeliana EL AL.
Ammetto che dopo una settimana di lavoro intenso e il congresso sulle spalle, mi sono ritrovata con molta stanchezza da smaltire e la partenza per Tel Aviv in orario notturno è stato un vero choc. Ma l’eccitazione che precede ogni viaggio ha cancellato ogni dubbio: non vedevo l’ora di arrivare. Ad attendermi a Tel Aviv la mia cara amica e collega, Paola Sucato e un gruppo di giornalisti e blogger provenienti da tutto il mondo, in Israele per #openrestaurants, l’esperienza gastronomica dell’anno.
Atterrata a Tel Aviv verso le 4 del mattino, frullata come un milk shake e dopo il controllo documenti, direzione hotel per 3 ore di sonno prima di dare inizio al mio viaggio in Israele. Il giorno, dopo corro defilata verso il banco della colazione dell’Hotel Carlton, con una magnifica vista mare, sognando già succo fresco, frutta e uova. Invece, con un rapido cambio di programma da parte della nostra guida, alle 8,30 dovevamo già essere sul bus e cosa terribile, colazione fatta!!
Meno male che Paola mi ha salvato, prendendomi un babka al cioccolato e una tazza di tè al volo. Avrei approfittato del pranzo vista l’esigua colazione :) Inizia così la mia golosa esperienza a Tel Aviv per l’evento #openrestaurants , in compagnia di altri amici blogger provenienti da tutto il mondo e alcuni giornalisti.
La prima visita al pop up restaurant Vegano/vegetariano di Ori Shavit, Miss Kaplan, che dopo un’intensa attività come giornalista, ha deciso che doveva cambiare vita. Ha deciso che la sua opportunità sarebbe stata la cucina vegana, prima come scelta alimentare e poi come attività lavorativa. La cosa curiosa è che con molta probabilità il ristorante sia già chiuso, visto che si trattava di un pop up restaurant, un’apertura temporanea come spesso succede per questo genere di locali. Dopo Miss Kaplan, Paola ed io ci siamo spostate al Sarona Market, per lo shopping gourmet: abbiamo assaggiato frutta tropicale, bevuto un caffè (pessimo, io mi fisso con il caffè ma non dovrei, ecco) e fatto conoscenza e due chiacchiere con artigiani e venditori locali. Il mio trofeo dopo le compere? Un barattolo da 1 kg di miele di datteri! Avrei potuto fare più acquisti, tra olio e.v. di oliva (ottimo) e spezie, ma come al solito la valigia per tornare a casa non può pesare troppo! Dopo il mercato, Messa restaurant, uno dei locali più in voga di Tel Aviv, in cucina chef Aviv Moshe. La cosa che colpisce di Messa, oltre all’arredamento, è il lunghissimo tavolo da pranzo, posizionato proprio al centro del locale, un lungo tavolo dove i commensali dividono gli spazi e a volte anche il cibo.
La cucina strizza l’occhio a quella continentale ed europea ma soprattuto alla cucina francese, con qualche contaminazione locale con piatti più speziati e tipici.
Dopo Messa, due passi fuori per favorire la digestione e scaldare la pelle al sole: la bellezza di Israele è anche questa: 26°, t shirt bianca, jeans e scarpe da ginnastica o sandali a metà Marzo, mentre a Torino sta ancora nevicando!
La destinazione del pomeriggio per me è valsa l’intero viaggio (assieme al mercato di Carmel e il pranzo al ristorante Azura, al mercato coperto di Gerusalemme): la lezione di cucina da Manta Ray.
Prima due passi a piedi nudi sulla spiaggia di Alma, proprio di fronte al ristorante. Anzi, praticamente il ristorante è incastonato nella spiaggia. Poi in sala ad ammirare lo chef Ronen Skinzes nelle realizzazione di alcune sue ricette: un tripudio di colori e sapori mediorientali, pesce, ortaggi, verdure, mezze e un hummus delizioso. Il ristorante è giustamente famoso proprio per le mezze, i nostri antipasti per intenderci. Solo che loro ne preparano così tante che è impossibile, dopo, ordinare qualsiasi altra cosa, la media è di 15 mezze, solo per iniziare il pranzo. Sulla terrazza coppie di ogni età, famiglie con bambini piccoli. Qui cenano molto presto, se consideriamo che per noi era il secondo pranzo che poi è diventato una cena e loro alle 17,00 erano lì per l’aperitivo. Rientriamo in hotel per il cambio d’abito, un riposino (che la sottoscritta non riesce mai a fare): appuntamento alle 21 per un tour dei locali notturni più cool e in voga del momento, dove la vita notturna prosegue almeno fino alle 3 del mattino. NonStop City Tel Aviv. Vi dico solo una cosa: 3 margaritas e poi, stremata, a nanna!

Mezze al Manta Ray
Sveglia presto anche venerdì, direzione Carmel Market, tanto street food, degustazioni di cibo di strada, quello vero: Carmel market è il mercato più grande di Tel Aviv e uno dei più grandi di Israele, aperto tutti i giorni, con chiusura il pomeriggio del venerdì e il sabato (per shabbat). Al Carmel Market se sognate un piatto molto facilmente lo troverete sul vostro cammino: abbiamo iniziato il tour con la colazione tipica israeliana, quella che si fa nei caffè/bar locali ed è stato bellissimo e molto istruttivo sbirciare nei piatti degli altri. D’altronde per capire una cultura e un popolo bisogna passare per forza di cose dalle tradizioni gastronomiche. Per meglio comprendere la preparazione dei due piatti di street food ho girato due mini video: il primo è relativo alla Burika, un delizioso panino preparato con verdure, pane pita riempito con pasta brick e uova, una delle cose più buone mangiate durante il viaggio.
Consiglio anche una tappa da Benedict per la colazione, pare sia molto molto interessante.
Making Burika, street food from Carmel market’s, Tel Aviv from Sandra Salerno on Vimeo.
Il secondo video è tutto per i Falafel, che trovate al n° 2 Rambam Street, a fianco del venditore di Burika.
Falafel at Carmel Market’s -Tel Aviv #openrestaurants from Sandra Salerno on Vimeo.
La nostra guida ci ha anche mostrato come utilizzare al meglio le cipolle durante la colazione: solitamente non si usano le posate, ma solo le mani. Così per aiutarvi nella degustazione lei consiglia di usare le cipolle per raccogliere il cibo e portarlo alla bocca :) Breakfast at Carmel’s Market, Tel Aviv from Sandra Salerno on Vimeo.
Poi ci siamo innamorate del Signor Shlomo Cohen, un simpatico signore di 69 anni, proprietario del Cafè Cohen, al n° 32 di Yishcon Street: basta guardare il suo sorriso per capirne il motivo.
Il viaggio prosegue, direzione Gerusalemme: ci attende un altro mercato, quello coperto di Machane Yehuda. Arriveremo giusto in tempo per pranzo, prima della chiusura dei negozi e dei banchi per Shabbat.
Mahane Yehuda Market, Jerusalem from Sandra Salerno on Vimeo.
Brusio di fondo, il vociare sommesso, l’eccitazione del ritrovarsi insieme agli amici per il pranzo del venerdì, prima che inizi Shabbat. Questo è quello che ho percepito tra le persone incontrate durante il cammino tra i banchi del mercato, il voler condividere un momento di pura festa, che si ripete ogni venerdì, prima della chiusura del mercato e dei ristoranti. In compagnia di Avi (Mr Avihai Tsabari, la nostra guida in Israele) siamo andate alla scoperta della cucina mediorientale più vera ed autentica, proprio all’interno della zona del mercato dedicata ai venditori iracheni. Prima ancora di degustare i piatti i vostri sensi verranno inebriati da profumi di spezie, di stufato, di coriandolo. Le birre ghiacciate sui vassoi dei camerieri. Poco dopo l’ordinazione inizierete a bere la vostra birra, attendendo con bramosia le pietanze, che non tarderanno ad arrivare. Avi ha deciso che avremmo assaggiato un po’ di tutto, per non perdere niente di questa esperienza dedicata alla scoperta dei sapori mediorientali, un viaggio breve ma intenso attraverso la cultura gastronomica di Israele. Se decidete di organizzare un viaggio in Israele e avete bisogno di una guida contattate la nostra: Avihai Tsabari di ViaSabra, super professionale, preparato e competente. E anche simpatico!
L’album su Flickr dedicato al viaggio in Israele, tra mercati e street food
Il sabato abbiamo raggiunto il sito archeologico di Masada per una passeggiata ricca di storia e aneddoti, poi un bagno nel Mar Morto, che fa davvero impressione: pare che il livello si abbassi di un metro ogni anno. Di questo passo non resterà molto da vedere. Per concludere il viaggio un breve tour a Gerusalemme, la città antica ed il quartiere ebraico, la tomba di Re David, Via Dolorosa e il Muro del pianto. Un ultimo giorno ricco di riflessioni, tradizioni antiche e religione. La voglia di approfondire la mia brevissima esperienza c’è: credo che tornerò con più tempo per capire tante più cose e assaggiarne delle altre.
“Travel is still the most intense mode of learning.”Kevin Kelly
Foto scattate con iPhone 6SPlus
Mi hai messo una gran voglia di rifare le valigie e partire… per questo paese meraviglioso!!! A presto LA
Idem per me Layla, spero di tornare presto a Tel Aviv. Ciao!