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Ci ho messo davvero tanto tempo, troppo ad arrivare a scrivere le mie impressioni sul viaggio di Gennaio tra le Alpi, il Rhone Alpes, Lyon e il Bocuse D’Or. Tanto tempo, che mi sono ritrovata a Marzo con un turbine di pensieri ed emozioni da condividere con voi. Cosa non facile, ma ci provo!
Mi reputo una persona molto fortunata perché faccio il lavoro che amo, anche se secondo molti il mio non è un lavoro ma tantè, questa è la professione che mi sono scelta e che da qualche anno mi avvolge come una sciarpa morbida e mi fa compagnia anche quando non lavoro. La vita lavorativa e quella privata ormai si sono sovrapposte in modo indissolubile. Ma per me non è un problema.

Torniamo al viaggio.. Sono partita da Torino carica come una molla e felice di poter condividere con nuovi amici questa esperienza francese, tra le Alpi, il lago di Annecy e Lyon. Ormai sapete quanto ami la Francia, a volte credo di essere persino troppo di parte, ma non posso farne a meno. Chissà, forse in un’altra vita ero una contadina del Périgord (tutta colpa del film La cuoca del Presidente nelle sale in questi giorni). Visto? Anche se parliamo di cinema cado sempre sul versante francese.
Annecy… vista poco purtroppo e mi sono ripromessa di tornarci presto: il lago è magnifico e vi assicuro che una passeggiata lungo le sponde, un pensiero oltre la nebbia, anche a Gennaio vale la pena perché è un luogo unico e magico. Vi basti guardare la mia foto (qui sopra) per rendervene conto. Oltre ad avere un centro storico magnifico che sembra un piccolo gioiello ed essere situato in posizione strategica tra Francia, Svizzera e Italia.



Breve relax in hotel dopo il viaggio da Torino e ci ritroviamo a cena da Laurent Petit al Clos des sens (due stelle Michelin), dove lo chef si definisce un Artisan Culinaire. Tra le 3 super esperienze gastronomiche della settimana trascorsa in Francia, credo che quella con Petit sia quella che mi è rimasta più nel cuore, che mi ha dato le emozioni più intense: rispetto del territorio, della materia prima. L’abbinamento con vini del luogo, anche piccole cantine, mi hanno fatto pensare che quest’uomo ha una notevole sensibilità non solo in cucina. E guardandosi intorno lo si percepisce: pietra, legno e oggetti che vi riscalderanno il cuore. Oltre al fatto che abbiamo avuto il piacere di visitare la cucina e ad accoglierci tanti, tantissimi ragazzi giovani, tutti sorridenti. Lo chef ama circondarsi di personale giovane, ma non per questo poco competente, anzi. raramente ho visto competenza e professionalità a tali livelli come ne ho trovata al Clos Des Sens. Ci torneremo al più presto. Ho bisogno di affacciarmi dalla veranda del ristorante e guardare il lago alla luce del sole, ri assaporare il filetto di Fera e perdermi nel tavolo dei formaggi, affinati personalmente da chef Petit.

Domenica un breve viaggio da Annecy a Megève, con un programma di tutto rispetto: per prima cosa un volo ‘quasi’ in solitaria, un minuscolo aeroplanino tutto per noi! Amici, un’esperienza che non dimenticherò tanto facilmente, miè parso di toccare le Alpi con un dito, appiccicata al vetro, con il naso in su, le cuffie come i piloti nei film di hollywood e un cielo blu Provenza sopra le nostre teste. Adrenalina a 1000!

Dopo la fatica aerea, tutti al campo base per assaporare alcune specialità preparate dallo chef dello Chalet Du Mont D’Arbois, Julien Gatillon, ammirando una gara di polo sulla neve. Mi sono sentita molto Julia Roberts, ve lo confesso!



After lunch una corroborante passeggiata per il borgo medievale di Mègeve, oltre ad una bella gita per le vie della città con una carrozza a cavallo, copertina di pile e fresca brezza ad accarezzarci il viso. Ma cosa volere di più? Una visita ad un produttore di formaggi (La ferme de Joseph) , con vista sulla stalla e degustazione annessa (liquori locali compresi) :)
Ebbene sì, è un duro lavoro ma qualcuno lo deve pur fare!

Una sosta di benessere prima della cena, ci attendevano a Les Fermes de Marie (uno dei 101 migliori hotel del mondo), gli amici dell’ufficio del turismo del Rhone Alpes, Olivia e Romain (che voglio ringraziare di cuore per la splendida organizzazione) ci avevano preparato una bella sorpresa: un’ora di assoluto relax  nella spa dell’hotel, solo per noi 8 baldi blogger & giornalisti, un piccolo paradiso incastonato in mezzo alla neve.

Non vi ho parlato dei colleghi che erano con me durante questo lungo viaggio a spasso per le Alpi e Lione. Eravamo un bel gruppetto, tutti diversi (8 in totale, sparsi per mezzo mondo tra Canada, Germania, Giappone, Spagna, Italia e un franco canadese molto simpatico) ma sostanzialmente ben amalgamati e, cosa non facile, tutti allo stesso livello a parte chef Andras dall’Ungheria, morbido come un gulash, acido come una spremuta di limone, e un tantino fuori tema ogni tanto, soprattutto se doveva girare il coltello nella piaga dopo la selezione delle squadre al Bocuse d’Or :) Uh li ci siamo davvero tanto divertiti (ma questo sarà tema per uno dei prossimi post, proprio dedicato al Bocuse D’Or).
Vorrei ringraziare anche loro per la splendida compagnia: Naoko, Andras, Angelika, Arlene, Amy, Manu Catman, Thierry. E ovviamente Olivia e Romain!


Dopo la Spa, un aperitivo a base di vin brulè (per me succo di mela bio caldo con cannella) in centro a Mègeve e poi dritti al Flocons de Sel, dove ci attendeva per la cena chef Emmanuel Renaut, fresco tre stelle Michelin, e tres tres charmant, chef capace e con una bella luce negli occhi. La luce di chi sa di avere le carte per giuste per arrivare lontano, con una cucina di alto livello, creativa, sorprendente e unica per certi versi. Uno chef con carattere, capace di stupire i suoi ospiti ogni volta che hanno la fortuna e il piacere di sedersi al suo tavolo, assaporando creazioni davvero particolari, ma sempre con un occhio attento al territorio e ai prodotti che la montagna offre, stagione dopo stagione, giocando con le consistenze e le cotture. Un’altra esperienza da mettere nel bagaglio dei ricordi più belli di questi ultimi anni.

Siamo entrati al Flocons de sel alle 19.30 e ne siamo usciti, per tornare ad Annecy, (sotto una bella nevicata) all’una di notte. Fate voi le dovute considerazioni sulla serata. :)
Nella prossima puntata vi racconterò di Lyon e del Bocuse d’Or e ovviamente di mr Paul Bocuse.

Au revoir!