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Ci ho messo molto tempo a scrivere questo post, lo confesso. Siamo tornati dalla nostra spedizione alle Isole Lofoten da 10 giorni, ma ancora nn sono riuscita a rientrare nella vita quotidiana, alla dura realtà della città, anche se si tratta della mia amata Torino.
Nei miei post di solito cerco di raccontarvi non solo ricette, ma anche pezzi di un puzzle che parla di vita, di sogni e di esperienze reali. Non sono solita enfatizzare più di tanto quello che mi accade, non mi piace il clamore. Cerco sempre di farvi partecipare, proprio come se tutti voi amici foste con me.
E questa volta avrei voluto che molti dei miei amici fossero con me, per condividere questa esperienza che è stata possibile grazie a Norge, che ci ha ospitato alle Lofoten.
Siamo state invitate, 3 food blogger (con me Anna Maria Simonini e Paola Sucato) per scoprire la cultura, le tradizioni che sono dietro alla produzione dello Stoccafisso Norvegese.
Norge in realtà non è un marchio. Come ci è stato spiegato quando eravamo alle Lofoten, Norge è il simbolo della Norwegian Seafood Council (l’ente fondato dal Ministero della Pesca norvegese per diffondere la cultura della pesca norvegese e dei prodotti ittici, che sono davvero tanti )
È importante sapere quello che portiamo in tavola. Con Norge possiamo essere sicuri di ogni prodotto, grazie agli alti standard qualitativi a cui vengono sottoposti i prodotti. Sul sito di Norge troverete la regola delle 3 S: Sapere, Sostenibilità e Sicurezza.
Oltre 100,915 km di costa frastagliata in fiordi profondi, in un clima ottimale. La temperatura dell’acqua è perfetta per consentire la produzione di pesce di qualità.
La tradizione ittica norvegese, iniziata già all’epoca vichinga, ha tecniche antichissime che, nel tempo, si sono evolute sul piano tecnologico ma non hanno mai perso il senso del rispetto nei confronti dell’ambiente circostante. Pensate che la nostra guida alle Isole Lofoten, Paolo Gozzi, ci ha raccontato che i norvegesi non sono soliti buttare sale sulle strade coperte di ghiaccio e neve, questo per salvaguardare l’ambiente e la natura. Tutti i mezzi di trasporto sono dotati di ruote da neve chiodate, bici con ruote chiodate, slitte e scarpe chiodate per gli umani :)
11 Marzo, Il viaggio…
dopo 4 aerei e 13 ore di tragitto sulle spalle, arriviamo, quasi a notte fonda, a Svolvaer la sera di domenica 11 Marzo. Non è stato per nulla facile, ma d’altronde faceva parte dell’avventura : deviazione con l’ultimo, minuscolo aereo, su un aeroporto a circa 60 km dalla nostra destinazione finale, a causa di una tempesta di vento, forte vento. Vi assicuro che ce la ricorderemo tutti!
Tragitto in autobus di circa 1 ora e mezza e poi due taxi ad attenderci per accompagnarci ai Ronbuer di Svolvaer. Al ristorante Borsen Spiseri, ci attendevano a braccia aperte, per rifocillarci: praticamente in orario di chiusura, veder arrivare 7 anime sperse nella tormenta, ricoperte di ghiaccio, neve e stanchezza non è da tutti i giorni. O forse lassù, 200 km a Nord del Circolo Polare Artico, ci sono abituati!
La mia sveglia di domenica era impostata alle 6 (e la notte non avevo dormito un granché) quindi, rapido calcolo, ero in piedi da circa 19 20 ore. Ma complice l’eccitazione del viaggio, l’adrenalina spinta a forza nelle vene con l’ultimo tragitto in aereo, sta di fatto che alle 2.30 mi sono messa sotto la doccia e non ne volevo sapere di andare a dormire.. per la gioia delle mie compagne di stanza, ovvio!
12 marzo, La pesca…
Dopo il viaggio, nottata tranquilla, sono anche riuscita a dormire. E come nn dormire, in un paradiso del genere, mi chiederete voi? Semplice, nei rorbuer non esistono tende, e nemmeno imposte alle finestre: luce in ogni angolo della casa, nessuno escluso! :) Così mi sono aggiustata con la fascetta che di solito utilizzo per struccarmi, a mo di benda sugli occhi. A mali estremi…:D
Ore 9, una colazione luculliana ci attendeva al ristorante: salmone affumicato all’aneto, al naturale, marinato, burro, pane ai cereali, uova, succo di mela e caffè norvegese a litri :P What else?
I nostri accompagnatori si erano raccomandati di fare una colazione abbondante prima della partenza per la battuta di pesca. Vuoi nn accontentarli? Per me che la colazione ‘salata’ è una ragione di vita! Qui a casa, a parte lo yogurt un paio di volte a settimana, pane e prosciutto, pompelmo e spremuta!
Arrivati a bordo della Symra ci hanno bardato di tutto punto (tuta e cerata da pescatore, guanti compresi) e sistemati sul ponte. Usciti in coperta il vento nn sembrava poi così forte. Una leggera brezza sul viso (premetto che sotto la tutona avevo il woolrich) e mare non poi così mosso. Ma la situazione sarebbe cambiata da li a una decina di minuti: mare sempre più mosso e vento fortissimo a far dondolare in modo sospetto la barca. In realtà io ( ma nemmeno la Paola) ero preoccupata: equipaggio più che preparato ad ogni evenienza, al massimo ci sediamo per terra. E così fu! A causa del cambiamento repentino delle condizioni atmosferiche, mare forza 8 e tempesta di vento e ghiaccio. In tutto questo siamo riusciti a pescare (anzi lo ha pescato da Davide Oltolini) un bellissimo merluzzo. Solo uno, poiché per il problemino di cui sopra siamo stati costretti ad interrompere la battuta di pesca [ndr era quasi 3 ore che eravamo in mare aperto eh?] e rientrare a Henningsvær per il pranzo.
Qui sotto un assaggio della nostra mezza giornata trascorsa sul peschereccio, la Symra, come l’ha definita Steiner il pescatore/accompagnatore della XXLofoten (agenzia che si occupa di organizzare varie esperienze per i turisti sulle Isole Lofoten , dalla pesca allo sci) una vecchia signora bisognosa di attenzione e cure.. piesse: la barca ha più di un secolo!
Nella prossima puntata la parte gastronomica & gourmet del nostro viaggio alle Isole Lofoten. Stay tuned :)
Qui sotto il set di Flickr dedicato alle Lofoten
F-I-G-A-T-A!!! :) Dev’essere stata proprio una bella esperienza! Anche io ci penso da un po’ alla Norvegia, prima o poi… ci andrò! :)
Che meraviglia…da amante dei paesi del nord europa non posso che sbavare su questo tuo racconto :)
lo stavo aspettando con ansia questo post!
Bello il racconto e le foto, non vedo l’ora di leggere il resto
un bacione Sandrina
Finalmente e’ arrivato il racconto!! Ma che bello, questa storia delle finestre senza imposte e’ usuale anche da queste parti, una vera tragedia. Per il resto, grande invidia e grazie per la condivisione!! :D
Michela assolutamente ci devi ANDAREEEE!! :D organizziamo un blogtrip con Alessio Carciofi? :D
Masinutoscana grazie!! consiglio il viaggio :)
sonia, cara ;) per il post gourmand devo organizzarmi per benino.. altre foto da controllare :P bacioni
Veru, vogliamo le fotooooooooo. Io potrei schiattare dopo 1 giorno per questa cosa :))) (grazie cara!)
ma lo sai che a leggere questo post mi vien quasi voglia di cambiare la meta delle mie vacanze? vorrei andare in socia, ma, quasi quasi…
ad agosto secondo te come sono queste isole?
Salamander, carissima.. Abbiamo visto un video molto bello delle Lofoten in estate e ti assicuro che tornerei di corsa! Non avessi un marito che vuole vedere spiaggia e sdraio ad Agosto :P Se hai necessità di qualche info su dove dormire scrivimi pure!
Sandra, ma che bell’avventura!
I tuoi racconti mi piacciono sempre molto e le foto mi invogliano ancor di più a far tappa nelle meraviglie di questi paesi.
Direi che il duro viaggio per arrivare fin lì è valso la pena!
Nadia – Alte Forchette –
nadia cara :)
grazie, mi fa piacere che il mio stile nel racconto sia nelle tue corde. A me serve sempre qualche giorno per ‘digerire’ i luoghi, gli odori e le persone. Con tempo riesco a dire molte più cose. In ogni caso il viaggio vale la fatica, assicurato!
un abbraccio
Oddio che bei ricordi mi hai fatto ritornare alla memoria…. Io sono stata alle Lofoten un bel pò di tempo fa, era giugno, ci siamo stati in moto… mi sa che stasera mi riguardo le foto… Buona settimana
wow … finalmente!foto bellissime aspetto la seconda parte con ansia
Eh sì, i tuoi racconti sono sempre coinvolgenti, per non parlare delle foto. E poi credo che qualche giorno per ‘digerire’ questo genere di viaggi sia d’obbligo: consente di raccogliere le idee, ‘fermare’ i ricordi e assaporare la bellezza del rientro a casa, che ogni volta è speciale! Un abbraccio!
Nadia – Alte Forchette –
Che splendida esperienza Sandra! Sei bravissima a raccontare…e anche a me piace la colazione salata :-D
Una bella avventura, che colori queste foto
Grazie!!! ora vediamo da che parte pende l’ago della bilancia: scozia o lofoten.
Se ho bisogno ti romperò le scatole amabilmente :-)))
grande Norge che vi ha fatto vivere questa formidabile esperienza!
I LOVfoten You! :-)
Che avventura!Belle foto e racconto molto coinvolgente. Purtroppo mio marito vede sole e sdraio..e basta. Grazie di averci reso partecipi di questa bella esperienza..aspetto con interesse la seconda puntata.
ScamorzaBianca, per me era un sogno non realizzato poter andare alle Lofoten. Il mio compagno ama spiaggia e caldo!! ora nn mi resta che tornare :)) in moto deve essere uno spettacolo, vero? a presto!
Daniela, appena sistemate le foto :))) grazie!
Nadia, sei un tesoro :*)))
Paola, eh eh eh.. super golose di salato. Grazie dei complimenti, mi piace ‘raccontare’ a piccoli passi. Poco alla volta. Un abbraccio
ROberto, bellissima, sì! grazie :)
Salamander, se serve sono qui :) io tifo Lofoten!
Francesca, Norge è stata davvero preziosa per questa esperienza! baci
Annie!! che nostalgiaaaaaaaaa vorrei tornare lassù, tu no? :)) I love Lofoten too!
Pasquina, anche il mio vede solo sdraio e sole ahimè. Meno male che sono riuscita ad andarci per lavoro. ;) grazie per i complimenti, a breve il resto del racconto.
Non ho avuto la tua bellissima esperienza, ma sono stata anche io alle isole Lofoten e quando ho visto il tuo post una punta di invidia e di nostalgia mi hanno invaso. Che posti stupendi!!!! Grazie per avermi riportato indietro di 6 anni ad una vacanza che non dimenticherò mai…
Chiacchiere ai fornelli, credo che ogni viaggio alle Lofoten sia un’esperienza unica e irripetibile. Non vedo l’ora di tornare! Dreaming Lofoten
Le Lofoten sono meravigliose e affascinanti in ogni stagione.
E vogliamo parlare della leggenda del troll enorme che si è pietrificato al sorgere del sole affondando e del quale è visibile solo più la punta del cappello: una grande montagna in mezzo al mare?
Un unico appunto: il sale non viene gettato sulle strade perchè non serve. Non per questioni ambientali. Il loro ghiaccio è diverso dal nostro: siccome la temperatura resta praticamente sempre sotto zero, non hanno problemi di gelo e disgelo, pertanto il sale perde ogni funzione. ;)
Aspetto anch’io il resto del racconto!
ciao o letto il tuo tour in Norvegia , noi tre amici andiamo il 2 giugno 2017 in camper in NORVEGIA PER PESCARE I MERLUZZI sai mica dirmi con quali esche e possibile pescarli ? tene sarei grato , anche perchè e la prima volta che andiamo cell 3355403122
Ciao Francesco, mi spiace ma non posso aiutarti!