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Chi mi conosce da più tempo sa bene che sono una grandissima promotrice della mia fantastica città, Torino. Viaggio tanto per lavoro e per piacere, ma poi torno sempre a casa. Mi piacerebbe trasferirmi per qualche tempo a Parigi, Londra o a New York perché sono tre città che amo e vorrei tanto conoscerle meglio. Ma sono certa che, anche in quel caso, vorrei poi tornare a casa, a Torino.
Negli ultimi tempi ho scoperto che tante persone che conosco si sono trasferite a Torino, lasciando Milano o Roma: la qualità della vita qui è buona, diciamo che a differenza di Milano e Roma c’è molto meno caos, le montagne sono vicine (in 50 minuti d’inverno si arriva sulle piste da sci), abbiamo molti parchi, e cosa non da poco, si mangia davvero bene, con un rapporto qualità prezzo davvero invidiabile.
Così, per invogliare altri amici che mi seguono ( tra blogzine e social ) a venire a scoprire quanto è bella la mia città, ho deciso di fare un passo in più e diventare turista per una notte ed un giorno a Torino, vedere la città con gli occhi di chi arriva qui per la prima volta e vuole fare un’esperienza speciale.

Sentirsi una Principessa | Grand Hotel Sitea
Ho proposto la mia idea a Fabrizio Musso, General Manager del Grand Hotel Sitea che l’ha accolta con entusiasmo e aperto le porte del GH Sitea: Un tocco di zenzero in missione Principessa per una notte.
Il GH Sitea ha una posizione davvero invidiabile, situato nella centralissima via Carlo Alberto, a due passi da Piazza Carignano, Piazza Castello, l’hotel ha festeggiato gli 85 anni anni di attività nel 2010 e dal 2001 è diventato Locale Storico d’Italia. Ad oggi quindi ha la bellezza di 91 anni alle spalle. Nelle sue sale e nelle sue stanze, rivisitate e ringiovanite da frequenti ed abituali interventi di restyling, sono passati personaggi celebri e clienti meno noti, ma di grande fedeltà. Premi Nobel e scrittori di fama mondiale, musicisti del calibro di Louis Armstrong. La bellezza di hotel come il GH Sitea è che ti fanno sentire come a casa, con un servizio di altissimo livello, molti clienti sono diventati degli habitué e, se prevedono una sosta in città, prenotano sempre la medesima camera.

Piazza San Carlo | Torino © Sandra Salerno
Trovo che sia bello e rassicurante sapere che anche se ti trovi a centinaia (o migliaia) di km da casa puoi contare su un luogo che rappresenta un po’ la sicurezza e il calore di una casa. Ho una cara amica che quando viene a Torino prenota la stessa camera (sono anni ormai che è ospite del Sitea) e mi racconta che ogni volta è come tornare a casa, in un luogo conosciuto e rassicurante, caldo e confortevole, dove il personale ormai ti conosce, piccole cose, dettagli che fanno la differenza.
Ho avuto la stessa sensazione soggiornando al Sitea 15 giorni fa, la sensazione di essere un ospite speciale, una magnifica camera, immersa nel silenzio più assoluto, risvegliarsi con la luce del sole che filtrava dalle tende, la colazione, altro punto a favore dell’hotel, un ricco buffet (dolce e salato), frutta fresca, succhi di frutta e spremute, omelette. Insomma, una colazione che quasi diventa un brunch.
Per la cena abbiamo provato il nuovissimo Carlo e Camillo Il Bistrot del Carignano, sotto la direzione dello chef Fabrizio Tesse (Una stella Michelin e Due Cappelli alla Locanda di Orta ), la costola golosa del Ristorante Carignano (in cucina gli chef Marco Miglioli e Ruggero Rolando), ristorante che ha appena ricevuto un cappello dalla Guida De L’Espresso, anch’esso di proprietà del GH Sitea.
Il bistrot, una bella carta, semplice e innovativa, un bel viaggio nella tradizione piemontese, senza fronzoli: ho scelto la Lasagnetta aperta con il Tapulone, che non avevo mai mangiato e visto che lo chef Tesse arriva proprio dalla zona dove il Tapulone è di casa, mi sono detta, perché no? Poi un polpo alla pizzaiola. Assaggiato un ottimo vitello tonnato. Curiosa la parte del menù dedicata a L’Pan Condit, Caesar Baguette, Stroll Burger (burger di Strolghino), Fish Burger. Il Bistrot è nato dove prima c’era una storica camiceria torinese, l’ambiente è informale ma caldo e raccolto, soffitti a cassettoni, boiserie dell’ottocento, il pavimento in vecchia graniglia. Luogo perfetto per un aperitivo che diventa cena o un pranzo nel dehors tra amiche.

Lasagnetta aperta con Tapulone| Bistrot Carlo e Camillo
Ho pensato a questa esperienza da insider per raccontare una delle eccellenze torinesi de l’hotellerie, esperienza che può diventare un vero e proprio regalo per la fidanzata, la moglie o il marito, il moroso a cui piacciono le sorprese, pensare ad un soggiorno da torinese, dimenticarsi dell’auto per due giorni, girovagare a piedi nelle vie del centro, visitare il Museo del Risorgimento o il Museo Egizio, prendere una cioccolata calda in uno dei tanti caffè. Ammirare la città con occhi diversi, innamorarsi 10, 100, 1000 volte di Torino.

Museo Egizio di Torino | Particolare Sarcofago

Museo Egizio di Torino
Sul sito del GH Sitea potrete scegliere tra i pacchetti a disposizione oppure prenotare la vostra camera telefonando al n°011.5170171 o inviare una mail a info@grandhotelsitea.it
P.s. non dimenticate di andare nel piccolo giardino! Con un po’ di fortuna troverete ancora le tartarughe a godere del sole e di queste temperature miti, fa troppo caldo per loro per andare in letargo.
Se poi volete qualche dritta su cosa fare, vedere, assaggiare a Torino leggete qui :)
Buon soggiorno!
*Articolo realizzato in collaborazione con il Grand Hotel Sitea*

I Love Turin | © Sandra Salerno
Ho scoperto il Sitea viaggiando per la Rai. Ci ho portato Mediaset. E ci vado anche solo per piacere personale. C’è stata anche Nina, con me. Si sentiva davvero a casa, e per un gatto è davvero strano!