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Secondo appuntamento con Terra Madre..Mancano esattamente 2 mesi al Salone del Gusto, ed ecco la seconda ricetta preparata con uno dei 1600 prodotti dei presidi.
So che con il riso mi ripeto ma, come vi avevo accennato nel precedente post, qui da noi purtroppo non si trovano molti prodotti. Infatti arriverò all’appuntamento con il congresso, avendo pubblicato solo 4 o forse 5 articoli.Però l’emozione di poter partecipare sarà tale, da farmi dimenticare anche questo piccolo inconveniente!
Ora la ricetta e poi vi racconto la storia del riso rosso di Andasibe, proveniente dal Madagascar.. che isola!
dosi per 4 persone
riso rosso di Andasibe grammi 320
sale grosso integrale q.b.
zucchine chiare biologiche 2
aglio 1 spicchio
bottarga di Muggine q.b.
olio e.v.di oliva Arnasca q.b.
mettete a bollire l’acqua per la cottura del riso;appena bolle aggiungete il sale e fate cuocere il riso per circa 18/20 minuti. *Non scolare. Preparate, mentre cuoce il riso, la crema di zucchine;lavatele, tagliatele a cubetti, preparate l’olio (1 cucchiaio) in una padella con l’aglio e cuocete le zucchine, aggiungendo se necessario due/tre cucchiai di acqua.Ultimata la cottura, frullatele e tenete da parte la crema.
Vi sarete accorti la ricetta ha pochissimi grassi, praticamente quasi inesistenti, a parte l’olio e.v.di oliva. Vi assicuro che il sapore del riso vi stupirà!
Per la composizione del piatto vi rimando alle 3 foto che ho pubblicato nel post.A voi la scelta: al cucchiaio, come sformato oppure nei vasetti…
Ecco a voi le tre diverse presentazioni (fa molto chic dire food styling!). Come potete vedere, basta cambiare il contenitore e cambia il risultato, ma non la sostanza!
La prima versione é sformato di riso con crema di zucchine e bottarga a fettine…ho semplicemente usato un anello di acciaio per comporre lo sformato, servendolo con la crema di zucchine nel piatto e a decorare il riso, con due fettine di bottarga.
La seconda é servita in un vasetto di riso, tra due strati di crema di zucchine e bottarga grattugiata…
La terza é finger food… cucchiai di riso e crema di zucchine con bottarga.
Il tutto condito con qualche goccia di olio e.v.di oliva.
*Non ho scolato il riso apposta, perché l’acqua di cottura, ricchissima di amido, oltre a fare molto bene (é un antinfiammatorio naturale) servirà per rendere più colloso il riso per le preparazioni.
Quale preferite? :DD
Ora vi racconto la storia di Andasibe… Riso di colore rosso sfumato, tendente al bronzo, in dialetto é chiamato vary mena, é considerato indigeno dell’isola e deriva con molta probabilità da un incrocio tra varietà selvatiche rosse locali e le japonica bianche della specie Oryza Sativa, introdotte dagli indonesiani intorno all’anno Mille. Molto ricco in vitamine e dal gradevole sapore di nocciola, é la tipologia più venduta sul mercato locale.
Per i cittadini malgasci il riso copre quasi il 70% del fabbisogno di calorie giornaliero: é presente nella loro dieta per 3 pasti al giorno (zuppa con erbe selvatiche a colazione, aromatizzato con sale e peperoncino a pranzo e con pollo bollito, uova fritte lenticchie e foglie di cassava pestate e cotte nell’olio di palma a cena).
Purtroppo oggi la coltivazione del vary mena é sempre più limitata a causa della sua resa scarsa e dei prezzi bassi che ha sul mercato.
Il presidio ha acquistato attrezzature per la trebbiatura, la pilatura e il confezionamento, per permettere ai contadini malgasci di migliorare la qualità del prodotto finale, ottenendo finalmente un prodotto in grado di competere con il riso bianco importato dal Pakistan.
Il Predidio é sostenuto da I comuni di Bagnacavallo (RA), Brisighella (RA) FOntanellato (PR) e Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia Romagna.
Area di produzione:Ambatavola, Beforona e Andasibe, provincia di Tamatave.
Partner tecnico in Italia Risi & C. Gli Aironi.
Arrivederci con la rubrica Un piatto per Terra Madre al prossimo mese!
Favolose le variazioni sul tema!
Sempre in gran forma, vedo!
grazie cara! Anche tu mi sei mancata!! ;)))
Favolooooso!!!!
Un bel rientro…. ^___^
Buongiorno Sandra, che bello “rivederti”!!!
Non ho ancora visto le foto delle vacanze, sono corsa a leggere la ricetta del tuo riso rosso, perche’ io ho una scatola di riso rosa del Madagascar (di Libero Mondo) che ho usato solo una volta (e guarda caso, c’entravano anche le zucchine…), penso che la seconda ricetta sara’ senz’altro la tua!!
Mi sei mancata!!!!! Un bacione :))
Morettina!! Grazie per il “bel rientro” !
Elvira, felice di “rivederti”! LE FOTO DELLE vacanze sono ancora da Postare.. devo avere tempo di fare una selezione… Spero presto comunque!
Il riso rosso é davvero buonissimo e le zucchine per me sono una vera droga
bacioni
Ottima ricetta!!, come ottime sono queste iniziative di terra madre e slow food, c’è bisogno di valorizzare questi prodotti, sostenere queste produzioni e non in secondo piano, accrescere la cultura enogastronomica nel nostro paese.
bene.. bene..
Hai riaperto alla grande. Chez Sandrà! ;-)
bentornata sugli schermi!!!
Buongiornooooooo, vuoi sapere quale preferisco, il primo, lo sformatino così ben sformato…
Grande Sandra come sempre, che ne dici ci riusciremo a vedere al Salone????
Mah! Qui di progetti giuro non ne facci più!
Un bacio cara e ben tornata!
Peccato che ad Eataly non hai trovato la bottarga di muggine delle donne Imraguen della Mauritania, altro presidio Slowfood per di più sostenuto dalla Regione Piemonte…bisogna dire a Slowfood di spingere per una presenza più significativa di questi prodotti all’interno di uno store come Eataly impegnato nellla difesa della biodiversità.
E’importante far conoscere queste realtà ad un pubblico sempre più vasto, grazie Sandra per il tuo impegno.
Interessantissima ricetta mia cara!
Chissà se il Salone del Gusto sarà l’occasione buona per (finalmente) incontrarci??? I miei vini saranno in degustazione presso l’Enoteca del Salone, perciò credo che farò un salto in quel di Torino…
Sandrina, ciao!
Partecipi a Terra Madre? Ma che fortuna. Io ho fatto la volontaria durante la prima edizione ed è stata un’esperienza indimenticabile. Peccato non sia aperta al pubblico, perchè ne varrebbe davvero la pena.
Riso e zucchine si sposano a meraviglia. Io preferisco la versione sformato.
Un bacione.
Interessantissimo questo post Sandra! E’ difficilissimo scegliere tra le tre presentazioni, ma forse propendo per la seconda :) Ah, sul mio calendario c’è già scritto a caratteri cubitali “Salone del Gusto”, ormai un appuntamento immancabile per me (e per la mia dispensa) :)) Cat
Vasetto! voto per il vasetto, però anche la prima presentazione illustra la bellezza del riso, e l’ultima è divertente e pratica … ma non riesco a decidere … sarà perchè la ricetta è molto invitante! Complimenti!
Bentornata cara. Sono stata un po’ presa in questi ultimi giorni, ma tutto bene. Mi sto preparando alla partenza e non vedo l’ora. Sono cotta, fusa. Molto bello ed interessante questo post: la ricetta, il testo, le foto, i prodotti.
Un bacione
Hola Sandra!
belle variazioni! io preferisco la prima però indubbiamente saranno buone tutte e tre :)
Da provare questo riso, claro!, con la tua ricetta!!
besos
una domanda “tecnica” il riso al cucchiaio lo servi caldo o freddo?
domanda non da poco, perchè se il piatto è “istantaneo” dal fornello alla tavola allora preferisco la prima versione che magari sarà più classica ma sicuramente anche più comoda, altrimenti in versione finger freddo o tiepido però.
te lo devo dire che mi sembra buonissimo?
sarei tentata di vederci un’erbetta, basilico o anche menta per esempio però a ben pensarci data l’intenso profumo di bottarga va bene semplicissimo csì com’è.
grazie sandra, è bello potere commentare un piatto in libertà, mi fa sentire a mio agio a casa tua :)
mi sembra molto interessante! e poi ho tantissima bottarga da consumare… quanto alla presenzazione, che dire? sono tutte invitanti: bravizzima! :D
Berny, far del bene fa stare bene vero??? ;)))
Cerco nel mio piccolo di dare una mano, quando posso.Ed il riso di Andasibe é buonissimo!
Roberta, mais oui cherie! Mi piacerebbe molto molto trasferirmi laggiù sai? :DDD
Ady, ma lo spero bene, cara! Se sei qui e non ci vediamo ti “uccido”!! :DDD besos
Vittorio, la bottarga di Imraguen la conosco! L’ho anche già usata in un post dello scorso anno [https://staging1.untoccodizenzero.it//zenzero/amici/quando-la-sicilia-incontra-la-mauritaniaun-paradiso-di-sapori/]
é davvero buonissima, purtroppo a Eataly non ce l’hanno! Dobbiamo tirare le orecchie a Eric? ;DDD
Val, claro que si cara mia! Una bella degustazione si farà di certo! bacioni
Giorgia, dovrei, ma non si sa mai… se mi capita un lavoro “grosso” all’ultimo.. ;DDDD scherzo!! Quand’è che ci vediamo? bacioni
Cat, bene bene! anche tu al Salone! Sarà molto divertente! ti aspettiamo cara.. baci
Twostella grazie! :o)) in realtà io le ho mangiate tutte e tre e vale davvero la pena prepararle per un brunch in modo diverso, giusto per giocare! buona settimana
Alex, so che la tua partenza si avvicina e ti auguro delle splendide vacanze e mi auguro di riuscire ad “incrociare” il tuo sguardo tesora! baciiiiiii
Erborina, come stai querida?? Come procedi con il piedino?? quando ci vediamo? besote ;-***
Enza, io l’ho preparato e lasciato raffreddare (come racconto nella ricetta) ma nulla toglie di servirlo caldo! La prossima volta provo con una fogliolina di basilico, piccola piccola..
P.s. sai che qui sei a casa, vero? :))
Sapetta, se ti avanza fai un fischio, nehhhhhh!! :o)))
Ciao Sandra, poi fra l’altro facciamo del bene a loro ma anche alla nostra gola… :), perchè stiamo parlando di prodotti che sono anche molto buoni…, ma purtroppo poco conosciuti
Berny, infatti doppio effetto! ;))) Visto che possiamo facciamoli conoscere!
quando vuoi mia cara, anche oggi nel pomeriggio dopo le sei…
Ciao ben trovata!! come sono andate le tue vacanze?
bellissima ricetta, ancora più bella e interessante la storia del riso!!
un abbraccio forte da Roma.
ci vediamo al salone del gusto quindi?
io ci sarò per tutto il periodo
ti aspetto allo stand del Gambero
baci
nerina
Giorgia, :(((( sono stata in girula tutto il giorno! baci
Cuocacompulsiva, vacanze bene, anzi benissimo!! Ma purtroppo finiscono in fretta.. ;))) ma tu a Torino non vieni mai?? Bacioni
Nerina, ci vedremo di sicuro cara! Andate bene le vacanze, madame? besos
Sono indecisa tra la prima e la seconda (se proprio fossi costretta a scegliere), ma l’importante e’ che – come nelel addizioni – cambiando gli addendi il risultato non cambia!!!
Una gran bella ricetta, ricca e creativa, complimenti pe rutilizzo el riso rosso poco noto in Italia io lo prendo in camargue qualche volta
ricetta interessante e dalla bella presentazione; pensando di prepararla per il buffet della cresima della mia bimba..che ne dici se gustata fradda, a temperatura ambiente?
grazie Monica