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Giardiniera alla piemontese

La Giardiniera alla piemontese è un mio vecchio amore, un dolce ricordo di quando ero bambina e spesso trascorrevo le vacanze estive dai nonni.. 
E di quando andavamo a trovare i nonni materni nella casa in campagna, era sempre una festa per gli occhi e il cuore: la felicità che trasmetteva nonno Antonio, pieno di orgoglio per il suo orto e il suo giardino fiorito, i pomodori più buoni mai mangiati, i lamponi appena colti, curiosare tra i filari del suo orto, così bello e in ordine che sembrava frutto di un meticoloso lavoro di ingegneria. Un grande amore per la natura il suo, dopo tanti anni di lavoro in fabbrica, un ritornare alle origini, quando viveva in Veneto. Poi la decisione di trasferirsi a Torino con la famiglia, per cercare un futuro migliore, lui che amava stare all’aria aperta, che adorava la campagna, chiuso in un appartamento in città, mi è sempre sembrato un leone ferito.
Trascorrere le vacanze estive con loro mi ha regalato bellissimi ricordi, e mi ha anche permesso di imparare tante cose sulla natura e su ciò che ci circonda.
Sono stata fortunata perché credo che ora pochi bambini possano avere occasioni come quelle che ho avuto io o i miei cugini. Al momento poteva anche sembrare una punizione, tanti nostri compagni di scuola andavano al mare, altri in montagna. Io ero felice per quel periodo di full immersion con la natura: ho imparato a mungere le capre, proprio come Heidi, ho imparato a raccogliere le erbe spontanee, ho imparato a rispettare la natura e i suoi abitanti. Una volta alla settimana andavamo in stalla dai vicini di casa dei nonni, a prendere il latte fresco. Abitavano al fondo della strada. Ci armavamo di stivali di gomma e un secchio di alluminio. Nel frattempo che facevamo rifornimento si giocava con i bambini dei vicini e una volta tornati a casa c’era il momento della bollitura del latte, tutti ad aspettare la panna con il cucchiaio in mano: era il nostro rito della sera, prima di andare a dormire, andavamo all’attacco della panna che si formava sulla superficie del latte, così grasso e buono. Era semplicemente latte appena munto, un sapore che non ritroverò mai più.

E strano, con il passare degli anni i ricordi si fanno più vivi e reali e sembra che siano passati solo pochi mesi. Ora mi fa un certo effetto ripensare ai quei momenti e dire ‘sono trascorsi 40 anni, sembra ieri che andavo a scuola con la mia cartella rossa’. E ripensando alla mia cartella rossa guardo il calendario e mi accorgo che sono passati 10 anni dalla prima ricetta pubblicata sul blog: 13 Settembre 2005. Il resto lo conoscete amici, voi che mi seguite da così tanto tempo.

La Giardiniera

La giardiniera alla piemontese

700 grammi pomodori piccadilly (oppure perini)
1 cavolfiore piccolo
1 peperone rosso
300 grammi di fagiolini
300 grammi di carote (meglio se piccole)
300 grammi di cipolline
300 grammi di sedano bianco
zucchero di canna grammi 30
250 ml di aceto di vino bianco
olio e.v. di oliva
sale
pepe

preparazione: 30 minuti
cottura: 1 ora

etichette per conserve

per prima cosa lavare bene e asciugare tutte le verdure e gli ortaggi
Tagliare i pomodori a pezzi grossi e cuocere in una pentola per 30-40 minuti. Terminata la cottura passare al passa verdura.
Ridurre in cimette il cavolfiore, a tocchetti le carote, i fagiolini, il sedano, il peperone. Lasciare intere le cipolline, eliminare solo la pellicina esterna.
In una pentola capiente versare il passato di pomodoro, portare a bollore e aggiungere le verdure (a distanza di 2 minuti) partendo dalle carote, cipolline, fagiolini, cavolfiore, peperoni e sedano.
Unire l’aceto e bollire a fuoco basso per circa 10 minuti.A questo punto aggiungere lo zucchero, una spolverata di sale e una macinata di pepe (una mia aggiunta).
Continuare la cottura per altri 7-8 minuti.
Invasare subito, distribuendo in vasi precedentemente sterilizzati, la giardiniera. Coprire con l’olio e.v. di oliva e chiudere con i coperchi.
Trasferire nelle pentole per la sterilizzazione: avvolgere i barattoli in canovacci o garze di cotone puliti, coprire con acqua e portare a bollore.
Proseguire per 30 minuti.
Far raffreddare i vasi nell’acqua.
Preparare le etichette. Lasciare riposare nella dispensa per almeno 1 mese e mezzo prima di gustare la giardiniera.

ricetta su Cucina Naturale di Settembre

Verdure per la giardiniera