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#Wimbledon Un desiderio avverato, per me che amo il tennis. Ovviamente non posso considerarmi una ex tennista, però qualche colpo alla palla nel passato l’ho dato anche io e sono proprietaria di ben due racchette ;-)). Mi piacerebbe tornare a giocare a tennis, ma ahimè non c’è nessuno che voglia cimentarsi con la sottoscritta, potrebbe essere l’occasione per una frase del tipo ‘ti piace vincere facile, eh ??!!’
Insomma, tutto questo per dire che quando ho ricevuto la mail di invito da parte di Lavazza, per partecipare ad un’intera giornata sull’erba di Wimbledon, beh amici, un gridolino di gioia mi è salito dal profondo del cuore.
Così tra un capitolo e l’altro della mia creatura, mi sono presa una mini pausa e per la terza volta in un anno sono volata a Londra, città che ormai amo alla follia, che ha conquistato un angolo speciale nel mio cuore.
A parte il solito ritardo di British Airways, che non mi ha concesso nemmeno una pausa per un veloce cambio d’abito, e l’autista è stato davvero un angelo a farmi arrivare in tempo alla cena prevista per la mia prima sera a Londra (considerando che da London Gatwick al centro della City ci vuole circa un’ora e mezza), in uno degli ultimi ristoranti inaugurati da Gordon Ramsey, Bread Street, situato dietro alla Cattedrale di St. Paul: ambiente molto cool, cucina incentrata prevalentemente su piatti di pesce (molto crudo), con i menù suddivisi tra Raw Bar, Hot Kitchen & Wood Stone. La mia scelta per la cena è andata ad un toast di gamberetti con maionese di granchio reale (starter) e petto d’anatra arrosto con spinaci, funghi croccanti e salsa di ciliegie (main). Avrei dovuto prendere le ali di pollo con salsa al tamarindo (assaggiate dal piatto della mia vicina ;)) ) perché erano davvero strepitose! Purtroppo le uniche foto che ho sono scurissime, poiché a Londra va di moda non installare luci in tutto il locale, ma soprattutto sopra ai tavoli, rendendo sicuramente l’ambiente molto chic, ma creando qualche difficoltà ai commensali durante lo svolgersi della cena. La prossima volta sarà meglio che avvisiamo per tempo Gordon! :P
Il giorno dopo sveglia presto, piccola colazione del campione di tennis, Sonia ci raggiunge in hotel e si parte alla volta dello spettacolo sull’erba più bello del mondo, Wimbledon.
Iniziamo subito con un caffè nello spazio allestito da Lavazza (Lavazza Q Cafè) , per dare modo agli spettatori in coda, alla ricerca disperata di un biglietto d’ingresso, di bere un cappucino (accento inglese) :)). Abbiamo assistito alla famosa Queue di Wimbledon, qualche km di coda per entrare, una cosa mai vista.
Una volta entrate nel turbine pre partite (e non vedevo l’ora di guardare i match del pomeriggio!) abbiamo assistito alla conferenza stampa [presso la Marquee di Lavazza] di Judy Murray e Tony Nadal, rispettivamente mamma del campione Andy Murray e zio/allenatore di Rafael Nadal, fatto due chiacchiere con alcuni giornalisti (ma quanti sono a Wimbledon???) che erano al nostro tavolo e che alla parola blogger, ma lo fai di lavoro? Ebbene sì, ti guardano con gli occhi strabuzzanti/increduli, come per dire ‘robe da matti’ . Orsù signori della carta stampata, siamo nel 2013! Be smart, be social, be a blogger ;))
Dopo le chiacchiere post pranzo, una bella dose di caffeina, ci buttiamo nella mischia! primo incontro a cui assistere? Quello di Benneteau, con un tennista spagnolo (perdonatemi ma ho dimenticato il nome!) che alla fine ha la meglio sul francese. Uno sguardo alla partita di Federer (giusto buttato l’occhio eh?) torniamo al campo centrale per assistere alla partita di Andy Murray. Sapete una cosa? Credo che noi 3 Italian Girls abbiamo portato fortuna al Piccolo Principe del tennis inglese. Erano solo 77 anni che l’Inghilterra non portava a casa la coppa (l’ultimo a compiere le gesta è stato Fred Perry), quindi grande festa per loro.
Dal programma di Wimbledon leggo che vengono messe a disposizione degli atleti circa 12.000 banane! Non volevo crederci e invece la foto qui sopra lo dimostra: 12.000 dosi di magnesio e potassio tutte per loro. :))
Facciamo una bella passeggiata per ammirare le persone che sono presenti all’interno della corte, alcuni in stile super british, altri abbigliati con colori e capi talmente strani, che nemmeno il peggiore negozio di vintage. Ma qui si fa di tutto per farsi notare!
Ci concediamo un altra tazza di caffè, prima di abbandonare il campo verso le ore 18. La giornata per noi è ancora lunga: ci attende il Barbecoa di Jamie Oliver, guarda caso a due passi due dal ristorante di Gordon Ramsey della sera precedente [Bread Street], tanto vicino che riesco ad utilizzare anche la rete wi-fi! Qui è un tripudio di carne alla griglia (agnello, pollo, maiale, manzo e tutto ciò che vi viene in mente), poco pesce e verdure. L’ambiente è molto raffinato, moderno e la cena passa veloce, anche grazie all’ottima compagnia e ai due /tre calici di Rioja :P (ma alla fine quanti ne ho bevuti??)
Dal menù scelgo delle ali di pollo croccanti e uno stufato di maiale servito con Waffle e salsa BBQ, davvero ottimi e anche decisamente abbondanti.
Purtroppo devo abbandonare la bella compagnia abbastanza presto. La sveglia è impostata alle ore 3.40. Il mio aereo parte all’alba. Il lavoro chiama e non posso abbandonarmi allo shopping sfrenato come vorrei. Guardate care amiche quale negozio avevo davanti alla porta dell’hotel!! Mi è scesa la lacrimuccia…
Un’altra bellissima esperienza londinese da aggiungere al libro dei ricordi di viaggio.
Grazie a Lavazza e #TheNewTradition per l’ospitalità, a Silvia, Edoardo e Marilù. Arrivederci Londra!
Good bye London, see you very soon.
Ma che bella esperienza!
Tre volte in un anno? Wow.
Amo London, Wimbledon (anche se gioco male a tennis) e ti seguo sempre. Qui sto cercando una scusa per tornare a Londra.
Paola, ebbene sì!
Rossella, anche io nn ci credo sai? Tre volte! :))
P.s. anche sto cercando una scusa cara.
What a nice trip ! Any french bloggers there ?
Argone, thanks!! No my dear, only italian & english journalist ;))