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Sovversivi del gusto

Gavardo dista da Torino quasi 300 Km. È una vera fatica da raggiungere in macchina, soprattutto se non amate guidare e se per di più non c’è nessuno a farvi compagnia. Ma quest’anno non volevo mancare ed era troppo tempo che non vedevo Adriano Liloni.
Adriano è il padre fondatore della manifestazione, ma soprattutto è il padre fondatore del movimento dei Sovversivi del Gusto. Ci siamo conosciuti nel lontano 2005, al bellissimo incontro al ristorante Ape Piera (ora Nicola Cavallaro) e già a quell’epoca avevo capito che Adriano era uno come pochi: ha rispetto del territorio, dell’ambiente che lo circonda, della natura, degli amici e… potrei andare avanti così per una pagina intera. Adriano non ha mezze misure: o lo ami o lo odi. Senza dubbio.
Noi non possiamo che amarlo. Non ci vediamo praticamente mai, siamo in contatto su FB, ma forse adesso, dopo questa domenica di passione ed emozioni credo che i rapporti prenderanno una piega diversa. D’altronde anche io sono una sovversiva, sotto sotto!

Oltre al grande Adriano domenica ho rivisto con piacere un caro amico, a cui voglio un gran bene, Dan Lerner. Non avete idea di cosa voglia dire stare sotto una pianta vista lago, all’ombra, seduti sull’erba a discorrere della vita, di emozioni, amicizia e sentimenti, con in mano un calice di ottime bollicine rosé.
Domenica in questo frastuono festoso, ma non assordante, mi sono persa e ritrovata parecchie volte. Ho conosciuto nuovi amici, ne ho riabbracciati degli altri, tra i quali il caro Michele Marziani voce narrante (di cuore e passione) dei due volumi dei Sovversivi del Gusto. Se ancora non lo avete fatto, acquistateli. Non perché Michele è un amico, ma perché in Italia abbiamo bisogno di voci come queste. La passione è parte integrante della mia vita. Sono un’assolutista per carattere. A volte forse esagero. Ma per me vale la regola o tutto o niente. Il grigio non è il mio colore. Per me ci sono i rossi, i gialli, il verde brillante, il blu. Anche il nero. Ma il grigio no.

Tanti assaggi, sia di cibo che di vini: delizioso il risotto con la salama da sugo di Andrea Alfieri, i salumi e i formaggi (ahimè mi sono persa il nome dei produttori, Adriano help!) i dolci di Daniele Marziali, la birra artigianale ad alta fermentazione del Clandestino Luca Gerboglio, astigiano doc! Il Timorasso (ma non solo) di Paolo Carlo Ghislandi aka Cascina Carpini, i Vini delle Sabbie di Mirko Mariotti (che forse vedremo a Torino presto) il Passito di Barbera di Gianluca Morino (Cascina Garitina) uno dei vini che avevo avuto la fortuna di assaggiare a #barbera1, ma che ogni volta stupisce per intensità e carattere, una scommessa vinta da parte del produttore che ha creato qualcosa di unico.
Strepitoso il Colfòndo, grazie a Luca Ferraro di Bele Casel, che avete conosciuto su queste pagine lo scorso Dicembre. Il Raboso di Carolina Gatti. Oltre all’olio extra vergine di oliva del Garda bresciano de Il Brolo di Patrizia Rampa, che credo non abbia bisogno di altre presentazioni.

L’elenco completo dei Sovversivi del Gusto lo trovate sul sito. Mi raccomando, la prossima volta che sentite parlare di questo gruppo di pazzi scalmanati non state alla larga. Buttatevi nella mischia. Vi assicuro che sarà un’esperienza indimenticabile.

Credit foto http://sdg.simplicissimus.it